14 Novembre 2008
Kirsehir-Goreme Km 115
''..STRADA BİANCA''
...otel Anadulu.Ore 8. la faccia di Mustafa Kemal Ataturk posta nella sala di ingresso mi pare un po' risentita. Mentre carico il mio bagaglio l'addetto alla reception e il portiere dell'albergo vigilano dormendo rannicchiati sulle poltrone. La tv e' accesa e il caldo secco della stanza deve averli accompagnati in un mondo fantastico. Una volta pronto lascio la chiave sopra il bancone e me ne vado dopo averli immortalati con uno scatto.Beato e forse meritato riposo il loro. İl cielo e' terso e il sole mi da una buona notizia anche oggi. Chiedo conferma ad un poliziotto posto ad un incrocio se vado bene per Kaysery. Oggi non la raggiungero'.Ho in programma una deviazione per Goreme cuore della cappadocia e della Turchia. Ho sempre sentito parlare e visto nelle cartoline le famose citta' sotterranee le chiese rupestri con i pinnacoli a forma di comignolo.I camini delle fate mi aspettano.nei pressi di Mucur lascio la strada principale e svolto per Güisehir e Avanos.Credo di sapere come sia la srada.Tuttaltro che piatta ma oramai ho preso il ritmo giusto e pedalata dopo pedalata arrivo tra campi di barbabietole e trattori in fermento al bivio per Goreme.Oramai mancano 10 km e ho ancora due ore di luce. Visito per prima la zona di Zelve un labirinto di pinnacoli e canyon quasi fiabesco e riesco a farne un giro lungo il sentiero che la attraversa proprio prima dell'arrivo di tre pulman di turisti cinesi.E qui che l'occhio ficcanaso del naturaider con tanto ancora da imparare scorge grazie agli insegnamenti del maurizio doro una strada bianca. Scopro cosi che la valle e' collegata con gli altri siti di Cavusin e Goreme.Mai scoperta fu' cosi piacevole dopo tanto asfalto. Visito una chiesa notando pero' che l'erosione causa danni continui e visibili all'inestimabile tesoro.Seguo poi un indicazione per la Rose Valley addentrandomi per diversi km. E' come un'attrazione o un desiderio legato alla bellezza della valle. Lascio la bici dove la pista si fa sentiero e raggiungo la base di un camino da cui lo sguardo si perde. Qui conosco Ahmet custode della vicina Ayvalı church e scopriro' dopo furbo bevitore di
birra. Per attendere che il sole si corichi da qui bisogna essere o in 'dolce compagnia' o con una birra in mano per brindare a chi e' lontano...Scelgo per questa volta la seconda e tra birra e tabacco lascio i miei pensieri allontanarsi all'orizzonte. Cio' che il sole ci porta ogni mattina e ogni sera da' un brivido malinconico ma anche una speranza di poterne gioire anche il giorno dopo.Scendo dalla vallata quando ormai e' buio. Ahmet ha lo scooter e dopo aver chiuso il chiosco di birre che rende piu' che degli ingressi alla chiesa accende i fari e mi mostra la via per Goreme che mi si mostra tutta luccicante.
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