giocare in casa, facile pensavo.
4 ore di macchina nessuno scatolone da preparare minuziosamente, un occasione per rivedere vecchi amici
Tutto vero. Dopo un arrivo in piena notte a Vezza d'Oglio alta Val Camonica, non vediamo già l'ora di partire, anche se neve e temperature troppo alte non ci consentiranno di pedalare. Fa niente, si spingerà. La Villa Quies messaci a disposizione dagli organizzatori è una delle cose che più mi è piaciuta. Condividere un unico luogo, conoscere già nuovi compagni di avventura ci avvicina già all'evento con uno spirito più familiare e rilassato.
Poi la partenza pochi pensieri nessuna paura, un paio d'ore di luce fioca incerta, la neve sta arrivando e salendo verso il Tonale le nostre lampade frontali si fanno piccole tra i fari dei gatti che battono piste sempre più ripide. Un traverso che respinge per più volte la mia bici e me. Troppo ripido servirebbero i ramponi e il peso della bici mi fà scivolare facilmente. Sorrido, perchè dopo nemmeno dieci km dalla partenza quando non te lo aspetti ti trovi quel qualcosa che puoi solo affrontare. Mi siedo sulla neve mi giro verso valle avvicino il mio baricentro e allungando il braccio afferro la ruota anteriore e tiro. Sposto ancora il mio sedere mi allontano e ritiro accovacciato una bella ventina di kg di bici. Piccole situazioni per me allenanti. Poi ancora salita prima di affondare su neve fresca la discesa verso Vermiglio..Solo pochi km di pista da fondo ci consentono di pedalare e di vedere in faccia la fitta neve che scende. Birra come premio in compagnia di Marco Roberto e Giorgio. Sono queste le birre che ricorderemo.Ubriachi di entusiasmo continuiamo verso il nostro golgota. Cp2 Tonale Cp3 Case di Viso. Tutto bianco neve e ancora neve avvolgono un paesaggio che mi piace, faticoso, sempre ben segnalato, ma divenuto pericoloso oltre il Cp5 per la neve bagnata che ricopre altra neve senza radici. Il botto di una slavina lontana avvertito dall'interno di un bosco di abete rosso e larici mi ricorda chi comanda. L'avventura viene per ragioni di sicurezza fermata. Radunati con la competenza dei ragazzi del soccorso alpino ci godiamo una doccia calda e una cena di chiusura che finirà solo dopo numerose birre. Nessuno aveva proprio voglia di chiudere questa edizione 0. Un grazie di vero cuore alle tante persone di una comunità che ha reso possibile questo evento voluto, cercato e desiderato da tre moschettieri con gli sci. Al prossimo anno.
Sebastiano
Savino Klaus Ausilia e Marco |
biancospino? |
val di canè |
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